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venerdì 24 dicembre 2010

Una storia di Natale handmade: Ugly dolls, il pupazzo fatto a mano che conquista il mondo

Una storia di Natale handmade: Ugly dolls, il pupazzo fatto a mano che conquista il mondo

Oggi vi vogliamo raccontare una storia che sia anche un auspicio e una spinta in più per tutti quelli che lavorano handmade, per un 2011 pieno di soddisfazioni, magari proprio grazie a Babirussa,it


La storia delle Ugly Dolls comincia con due giovani creativi innamorati, e una partenza.
Nel 2001 Sun-Min Kim, lasciò gli stati uniti per tornare in Corea e lasciò il suo futuro marito e socio, David Horvath da solo in America in attesa del suo ritorno.


Nelle tantissime lettere che le spediva dicendole quanto gli mancasse disegnava un allegro e scombinato pupazzo arancione: Wage, il precursore di tutta la stirpe delle Ugly Dolls. Sun-Min cucì a mano Wage, creando un morbido pupazzo morbido e lo spedì a David per fargli una sorpresa.


David mise in campo il suo spirito imprenditoriale e chiese a Sun Min di cucirne un altro paio per il Giant Robot, un negozio di Los Angeles: Detto fatto. I pupazzi furono venduti in un giorno solo.


Sun-Min fu folgorata dall’attenzione suscitata da Wage, e cominciò a cucirne altri e altri ancora, che furono venduti ugualmente in fretta. Davi e Sun-Min cominciarono allora a sviluppare altri personaggi, a cucirli e venderli – personaggi di quello che chiamano il loro Uglyverse, un universo dove Ugly (brutto) assume il significato di speciale ed unico.


E quattro anni dopo volarono insieme a New York a ritirare il premio per il miglior giocattolo dell’anno!


Il mondo delle Uglydolls lo trovate qui.

mercoledì 22 dicembre 2010

I segnaposto personalizzati per la tavola di Natale

I segnaposto personalizzati per la tavola di Natale

Finiti i preparativi per il Natale? Ora abbiamo anche un bel centrotavola ecologico che fa bella mostra di sé sulla tavola delle feste. Però possiamo fare di meglio, perché è nella cura dei particolari che si riconosce il creativo di razza. E allora possiamo dedicarci alla creazione di deliziosi segnaposto che completeranno la tavola di Natale e saranno diversi per ciascun ospite.
Il suggerimento viene da qui e Antonella e Stefania di Artemia San Marino ce lo propongono nel loro blog. Le due creative hanno anche un negozio ‘vero’ tutto da scoprire, il sito è qui.

Questo invece è l’occorrente per realizzare i segnaposto:
vernice acrilica verde
cartoncino bianco 1 per ospite  (oppure cartoncino verde)
nastro bi-adesivo
colla
Swaroski, perline, bottoni o tutto ciò che luccica
colla con brillantini
carta d'orata
forbici
penna o marcatore

Le istruzioni, passo dopo passo, sono qui. A noi non resta che augurarvi buon lavoro e Buon Natale!

L’eco-centrotavola di Magike Mani

L’eco-centrotavola di Magike Mani

In queste frenetiche ore che precedono il Natale siete alle prese con gli ultimi regali e con il menù della cena o del pranzo del 25. Avete pensato a tutto, o quasi. Ma forse avete dimenticato di decorare la tavola della festa, dite la verità.

Fortuna che Grazia di MagikeMani propone un centrotavola super ecologico, veloce da preparare eppure di grande effetto. Grazia l’aveva visto qualche anno fa sulla rivista “Le idee di Susanna” e ce lo propone in un post-tutorial chiarissimo e dettagliato.

Cosa occorre?
Arance
un coltellino affilato
candele
mollette da bucato
pigne, ghiande, anice stellato o frutta secca.

Qui le istruzioni, passo dopo passo.

Buon lavoro!

giovedì 16 dicembre 2010

Natale: addobbi naturali e un risparmio del 300%

Natale: addobbi naturali e un risparmio del 300%

A Babirussa piace un mondo ad impatto zero. Per questo segnaliamo con molto piacere i consigli di Coldiretti su come addobbare un albero di Natale al naturale. E risparmiando pure! Per cominciare, “con l’addobbo al naturale non si corrono rischi per la sicurezza, si riscoprono le tradizioni del passato, si rispetta l'ambiente e si arriva a risparmiare fino al 300%”.

Coldiretti fa riferimento ad uno studio della Commissione Europea condotto lo scorso anno in cinque paesi da cui è risultato che circa il 30% delle luci che servono per addobbare alberi e simili ha grossi difetti di fabbricazione. Si tratta per la maggioranza di materiale che proviene dalla Cina e che, oltre ad essere causa di pericolo, comporta anche un dispendio energetico che può essere evitato “utilizzando prodotti naturali in grado di dare comunque luminosità ai 6 milioni di abeti veri che superano quest'anno i 4 milioni di piante di plastica acquistati dalle famiglie italiane”.

Se si sceglie l’addobbo naturale, possiamo scatenare la fantasia e distinguerci in originalità e creatività. Qualche esempio? Si possono scegliere mele di diverso colore – rosse, gialle e verdi – che fanno luce e colore senza ricorrere all’elettricità e poi kiwi, arance, limoni, mandarini e clementine. Per evitare che ammuffiscano basta appenderli all’albero facendo passare un filo al centro del frutto, dove non c’è polpa.

In alternativa si possono realizzare collane di pasta o utilizzare biscotti fatti in casa, ma anche prodotti dell’orto come peperoncini, pomodorini e fili di zucca o sculture di pane e marzapane. O, ancora, pigne da colorare a piacimento e frutta secca come castagne noci e nocciole.

Per finire, invece dei soliti fili argentati o dorati si possono utilizzare ghirlande di fiori fatte con stelle di Natale, gerbere, corniolo, ranuncolo e pungitopo. Basta infilare fiori e foglie con del filo metallico cercando di dargli la forma di un cordoncino da appendere all'albero per renderlo sicuramente un albero d'autore.

“Addobbare un albero di un metro e ottanta al naturale con frutti e fiori costa 20-25 euro, quattro-cinque volte in meno di quello classico in plastica (100-120 Euro) – ricorda Coldiretti - e in più si profuma la casa, si riscoprono le tradizioni del passato, si rispetta l'ambiente e non si butta via niente”.

La foto e la ricetta dei biscotti di Natale sono disponibili qui, mentre questo tutorial spiega come decorare l'albero di Natale con le mele.


E voi come lo decorate il vostro albero di Natale?

mercoledì 15 dicembre 2010

Come realizzare all'uncinetto cestini e presine riciclando vecchi maglioni

Come realizzare all'uncinetto cestini e presine riciclando vecchi maglioni

Arriva il freddo. Tirate fuori quel maglione che mettevate sempre lo scorso anno e scoprite nell'ordine che
a. è rovinato; b. è piccolo; c. è terribilmente fuori moda.
Che fare, buttarlo via? Perchè? Riciclatelo (ma non come regalo di Natale, però)!


L'idea ce l'ha data Jenni che ha trasformato dei vecchi maglioni in pratici cestini svuotatasche e svuotatutto per tutte le stanze della casa.


Cosa bisogna fare?


Primo passo: infeltrire la lana e fare i gomitoli
Per prima cosa bisogna mettere i maglioni a 60 gradi in lavatrice.
Poi lsi tagliano "a tagliatella" facendo una spirale che parte dal basso del maglione fino alle ascelle.
Allo stesso modo si possono utilizzare le maniche.
Così si ottengono dei gomitoli a costo 0 e Km 0.

Secondo passo: il lavoro a maglia
A questo punto sui lavora il gomitolo a punto basso con un uncinetto da 10 o meno a seconda dello spessore del "filo" partendo dalla catenella.
e proseguendi sempre a spirale. Quando si vuole curvare per iniziare a formare il bordo del cestino si diminuiscono i punti e poi si torna
a fare due passaggi per buco.

Altri consigli


  • Potete fare non solo cestini, ma anche presine, sottopiatti e sottopentole.

  • Se fate dei sottopentola, non usate i materiali sintetici se no si squagliano!

  • Potete usare non solo i maglioni, ma anche vecchie magliette di cotone o altro. Basta tagliarle a striscioline.

Vi piace l'idea? Buon lavoro!

Per maggiori suggerimenti, il blog di Jenni è qui.

martedì 14 dicembre 2010

Come realizzare all'uncinetto cestini e presine riciclando vecchi maglioni

Come realizzare all'uncinetto cestini e presine riciclando vecchi maglioni

L'idea ce l'ha data Jenni, che sul suo blog racconta come ha trasformato dei maglioni inutilizzabili per realizzare dei cestini portatutto e delle presine.


Primo passo: infeltrire la lana e fare i gomitoli


Mettere i maglioni in lavatrice a 60 gradi in lavatrice per infeltrire la lana. Poi tagliare "a tagliatella" facendo una spirale che parte dal basso del maglione fino alle ascelle. Allo stesso modo si possono utilizzare le maniche. Così si ottengono dei gomitoli a costo 0 e Km 0.


Secondo passo: lavorare i gomitoli


Si lavora il gomitolo a punto basso con un uncinetto da 10 o meno a seconda dello spessore del "filo" partendo dalla catenella e proseguo sempre a spirale,


Per curvare e iniziare ad alzare il bordo per formare il cestino si diminuiscono i punti e poi si torna a fare due passaggi per buco.


Altri consigli


  1. Con lo stesso sistema si possono fare anche presine o sottopiatti.

  2. Se fate dei sottopiatti o sottopentola, non usate tessuti sintetici, che se no si sciolgono.

  3. Oltre a vecchi maglioni si possono usare anche vecchie magliette. Va bene tutto, basta fare le striscioline.

Il blog di Jenni lo trovare qui.


Buon lavoro!!

lunedì 13 dicembre 2010

Tre civette (di Natale) sul comò

Tre civette (di Natale) sul comò

Fulvia del blog Scissors & Colours ha pubblicato un post tutorial molto dettagliato con testo e foto per realizzare delle simpatiche civette decorative. I colori predominanti sono il bianco e l’argento, ma c’è anche una piccola e panciuta civetta di colore rosso che da un tocco più natalizio al trio.

“Sono così facili da cucire, se ci sono riuscita io ci può riuscire chiunque. Potete scaricare il progetto, istruzioni, step by step tutorial qui, scrive Fulvia, che aggiunge: “Nel pdf ho inserito anche delle brevi istruzioni per realizzare la rosetta Ho, Ho, Ho ovvero Ho al cubo della foto, è molto simpatica appesa all'albero di Natale ed è in tinta sia con le civette bianche che quella rossa. Spero vi divertirete a farle!”

Buon lavoro!

sabato 11 dicembre 2010

Avviso ai naviganti

Avviso ai naviganti

Attenzione attenzione! Babirussa cresce a vista d’occhio e ha già bisogno di un nuovo server. La creatura ci regala molte soddisfazioni, non c’è che dire :-)
Allora, per garantire un servizio migliore a chi è qui di casa o a chi ci scopre per caso, segnaliamo che domenica 12 dicembre è prevista la migrazione dei dati sul nuovo server e che potrebbero verificarsi dei limitati black out dovuti alla propagazione dell'ip del nuovo server tra i dns in giro per internet. Insomma, portate pazienza: lunedì 13 dicembre Babirussa sarà più bella e in forma di prima.

Grazie,
lo staff di Babirussa.it

venerdì 10 dicembre 2010

Per un Natale ecologico, impacchettiamo con la stoffa

Per un Natale ecologico, impacchettiamo con la stoffa

Natale è un periodo bellissimo, in cui la creatività è alle stelle. Non solo per cercare il regalo più bello, ma anche per realizzare il pacchetto più originale.
Qui a Babirussa siamo di quelli che ci mettono giorni per creare una confezione adatta, inventando una storia intera che magari dà un senso nuovo ad un pandemonio di piccoli regali messi insieme.


Però che tristezza pochi minuti dopo lo scarto dei regali, o la mattina dopo, vedere la casa piena di carta strappata, appallottolata, tirata da tutte le parti!


Per un Natale davvero ecofriendly vi sogliamo proporre di impacchettare i nostri regali in un modo nuovo e molto creativo, utilizzando non la carta ma della stoffa.
La tecnica viene dal Giappone e fa pensare un pochino agli origami. Si chiama Furoshiki, e si potrebbe tradurre in italiano come Fagottino. Utilizzando stoffe diverse e varie tecniche si possono raggiungere risultati davvero raffinati e pazzeschi.


Se ci volete seguire 5 minuti vi facciamo vedere la prima tecnica, quella di base, che può essere realizzata da chiunque.


TECNICA BASE


furo1.jpg


Passo 1: mettete l'oggetto al centro del Furoshiki


furo2.jpg


Passo 2: portare l'angolo b sopra, coprendo l'oggetto e fermandolo sotto di esso. Portate l'angolo D sopra e ricoprite l'oggetto.


furo3.jpg


Passo 3:  unite gli angoli a e c


furo4.jpg


Passo 4: Annodate gli angoli a e c e fate passare sotto l'angolo d.


Ecco fatto, evete impacchettato il vostro oggetto in modo originale ed "esotico".
Se il furoshiri vi è piaciuto, venite a vedere tutte le tecniche per fare pacchetti sempre più originali.
Le trovate qui.

lunedì 6 dicembre 2010

Natale a Milano: artigianato ed handmade alla fiera degli Obej Obej

Natale a Milano: artigianato ed handmade alla fiera degli Obej Obej

Anche l'indaffaratissima Milano per Natale si trasforma, ed intorno al Castello Sforzesco si apre la Fiera degli Obej Obej, il più caratteristico dei mercatini milanesi.


La fiera è suddivisa in sezioni diverse  dedicate all'Italia, all'Europa e ai Paesi Extraeuropei, per cui si può trovare sia l’artigianato italiano che i prodotti artigianali di altri Paesi. Un'occasione incredibile per rovistare tra i banchi e trovare qualcosa di unico per le persone a cui si vuole bene.
Per andare a vederla c'è tempo fino a venerdì 10 dicembre.

Un po' di storia


Questo mercato ha una storia antichissima, datata addirittura al 1288, quandi una festa in onere di Sant'Ambrogio si svolgeva nella celebre piazza del Duomo.


fiera degli Obej Obej MilanoNel 1510 invece nasce il nome Obej Obej, quando la città accolse Giannetto Castiglione, primo Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro che era stato incaricato da Papa Pio IV di recarsi a Milano nel tentativo di riaccendere la devozione e la fede verso i santi da parte dei milanesi.
fiera degli Obej Obej MilanoDal momento che la popolazione milanese, in quel momento, non manifestava particolare simpatia nei confronti del Papa Giannetto pensò bene di arrivare in città con un gran numero di pacchi pieni di dolciumi e giocattoli. Entrato a Milano cominciò a distribuirli ai bambini che si radunavano intorno al corteo insieme ad una gran folla di cittadini.
I bambini alla vista dei regali esclamarono “Oh Bej Oh Bej” ( O che belli!).
Da allora il mercato in occasione di Sant’Ambrogio prese il nome di Fiera degli Obej Obej.

Castello Sforzesco - Milano
fino al 10 dicembre

giovedì 2 dicembre 2010

Palle di Natale: il tutorial di Vannalisa

Palle di Natale: il tutorial di Vannalisa

Tradizione vuole che l’albero di Natale si faccia in occasione dell’8 dicembre, festa dell’Immacolata. Allora è il momento di darsi da fare e di realizzare un po’ di decorazioni originali per renderlo bellissimo.

Vannalisa del blog méli-mélo propone un post-tutorial su come rivestire una sfera di polistirolo con lo spago per avere una decorazione “rustica”! Voi decoratela come preferite.

L’occorrente:
> spago
> una sfera di polistirolo
> uncinetto

Il procedimento è descritto passo dopo passo, anche con il contributo delle foto, all’interno del post.

“La produzione di queste palle procederà veloce e senza intoppi! Ovviamente potrete farne di dimensioni diverse – dice Vannalisa - e utilizzando anche del filato di lana piuttosto grosso, della rafia, del filo di juta... E dopo averne preparata una buona quantità, verrà la parte più divertente: la decorazione! Potrete aggiungere quel che più vi piace: fiori, feltro, paillettes, piume. Scatenate la vostra fantasia”.

mercoledì 1 dicembre 2010

Borse che passione! Quante ne conoscete?

Borse che passione! Quante ne conoscete?

Mi piacciono i borsoni da viaggio, che partono belli perfetti e arrivano tutti sformati all’arrivo. Mi piacciono molto meno i trolley, anche se sono più comodi, ma mi ricordano i viaggio di lavoro, e gli zig zag agli aeroporti.


Mi piacciono le borse che hanno vissuto, viaggiato e visto tante cose. Per questo mi piace da morire questo vecchio video di Shakira. Vi sembrerò matta è la scena in cui lei saluta il fidanzato e afferra un borsone in pelle che mi leva il fiato. Quando l’ho trovato su una bancarella alcuni anni fa, fu amore a prima vista.


E ora, facciamo un test? Quante borse conoscete? E se siete all’estero come le chiamate?


Comincio io con quelle che conosco, ma voi aggiungete e aggiungete ancora.
E se avete delle storie legate alle vostre borse, raccontatele a La Biba.


La mia lista personale


  • Tracolla

  • Tascapane

  • Zaino

  • Pochette

  • A trapezio

  • Secchiello

  • Shopper o shopping bag

  • Da bici

  • Da moto

  • A monospalla

  • Sacca

  • A bauletto

  • Portadocumenti

  • Cartella

  • Ventiquattrore

  • Marsupio

  • Beauty case

  • Trolley

  • Zaino-trolley