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mercoledì 14 novembre 2012

Come la pensiamo su diritti degli animali e diritti dei venditori

Come la pensiamo su diritti degli animali e diritti dei venditori

Cari babirussi,
negli ultimi mesi ci sono arrivati dei segnali di malcontento relativamente all’apertura sul nostro portale di un negozio che vende oggetti fatti di pelliccia. Alcuni venditori si sono lamentati per la tipologia di prodotto e hanno messo in discussione la nostra posizione al riguardo, decidendo di sospendere la propria attività.


Ci siamo interrogati molto qui a Babirussa su cosa fosse giusto fare, perché anche noi siamo stati in dubbio e le critiche degli utenti ci hanno toccato profondamente.


Sin dal primo giorno abbiamo immaginato un portale attento alla natura e vicino alle persone. Un portale che non inquinasse e che nel suo piccolo promuovesse progetti di sviluppo economico. Da qui la scelta di server carbon free e il sostegno all’organizzazione umanitaria Kiva.
Scelte concrete, che pesano sul bilancio di una piccola azienda nata dalla passione più che dai business plan.


Detto questo vi sorprenderà la nostra decisione di non prendere nessun tipo di provvedimento (ad esempio introducendo un veto per questa tipologia di oggetti) e quindi di non modificare le politiche di vendita del portale.


Allevare animali da pelliccia e sfruttarli per la produzione di indumenti è un’attività cruenta che non ci piace. Tuttavia è un’attività legale, come la caccia, gli allevamenti industriali, i mattatoi.


Molte cose sono cruente e non ci piacciono, ma noi di Babirussa siamo un portale di e-commerce e il nostro compito è quello di mettere in vetrina la più ampia scelta possibile di prodotti, di idee e di materiali.


Se alcuni di questi vi disgustano ci dispiace, ma fino a che non verranno vietati non ci possiamo arrogare il diritto di censurarli. Questo comportamento sarebbe per noi tanto odioso quanto l’allevamento di animali per farne indumenti, e non vogliamo metterlo in atto.


Confidiamo nella maturità delle persone sulla rete, che sapranno selezionare i propri acquisti e indicare in modo democratico ai nostri artisti cosa piace e cosa crea irritazione.


Poi ogni artista sarà libero di accettare le critiche e di cambiare, o ignorarle e continuare con la propria attività.
Speriamo che dopo aver letto questa spiegazione sulle politiche di vendita, capiate le nostre motivazioni e lo spirito con cui ogni giorno lavoriamo a questo grande progetto.


Aspettiamo con ansia il vostro riscontro, le vostre critiche e i vostri suggerimenti, perché siamo convinti che il confronto aiuti a migliorarsi e a crescere. Un saluto a tutti, La redazione di Babirussa