
Oggi vi vogliamo raccontare una storia che sia anche un auspicio e una spinta in più per tutti quelli che lavorano handmade, per un 2011 pieno di soddisfazioni, magari proprio grazie a Babirussa,it
La storia delle Ugly Dolls comincia con due giovani creativi innamorati, e una partenza.
Nel 2001 Sun-Min Kim, lasciò gli stati uniti per tornare in Corea e lasciò il suo futuro marito e socio, David Horvath da solo in America in attesa del suo ritorno.
Nelle tantissime lettere che le spediva dicendole quanto gli mancasse disegnava un allegro e scombinato pupazzo arancione: Wage, il precursore di tutta la stirpe delle Ugly Dolls. Sun-Min cucì a mano Wage, creando un morbido pupazzo morbido e lo spedì a David per fargli una sorpresa.
David mise in campo il suo spirito imprenditoriale e chiese a Sun Min di cucirne un altro paio per il Giant Robot, un negozio di Los Angeles: Detto fatto. I pupazzi furono venduti in un giorno solo.
Sun-Min fu folgorata dall’attenzione suscitata da Wage, e cominciò a cucirne altri e altri ancora, che furono venduti ugualmente in fretta. Davi e Sun-Min cominciarono allora a sviluppare altri personaggi, a cucirli e venderli – personaggi di quello che chiamano il loro Uglyverse, un universo dove Ugly (brutto) assume il significato di speciale ed unico.
E quattro anni dopo volarono insieme a New York a ritirare il premio per il miglior giocattolo dell’anno!
Il mondo delle Uglydolls lo trovate qui.













Nel 1510 invece nasce il nome Obej Obej, quando la città accolse Giannetto Castiglione, primo Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro che era stato incaricato da Papa Pio IV di recarsi a Milano nel tentativo di riaccendere la devozione e la fede verso i santi da parte dei milanesi.
Dal momento che la popolazione milanese, in quel momento, non manifestava particolare simpatia nei confronti del Papa Giannetto pensò bene di arrivare in città con un gran numero di pacchi pieni di dolciumi e giocattoli. Entrato a Milano cominciò a distribuirli ai bambini che si radunavano intorno al corteo insieme ad una gran folla di cittadini.
